Revenge porn e sexting

Definisci

Sexting: diffusione o pubblicazione di contenuti (prevalentemente fotografie o video) di natura sessuale, prodotti dal mittente, utilizzando un telefono cellulare o altro dispositivo tecnologico.

Revenge Porn: diffusione o pubblicazione di contenuti sessuali di una persona con la quale esiste un rapporto di qualsiasi tipo (emotivo, sessuale, di amicizia…). Questo contenuto è stato acquisito con il consenso dell’interessato in un determinato momento ma, trascorso un certo periodo di tempo, viene diffuso senza il suo consenso.

Identifica

Agisci

Sexting

  • comprendere la natura del coinvolgimento. È volontario o no? Sono entrambi minorenni o c’è il rischio che sia un pericolo di adescamento?
  • Promuovere il dialogo e non giudicare il minore o evidenziare potenziali errori. La cosa più importante è aumentare la consapevolezza sulla natura delle piattaforme utilizzate, essere il più consapevoli possibile dei potenziali rischi coinvolti e di come evitarli.
  • Nel caso in cui le immagini utilizzate dal minore siano state diffuse contro la volontà della persona ritratta, è opportuno rivolgersi al Comparto Polizia Postale e delle Comunicazioni, al fine di ottenere l’allontanamento del materiale, per quanto possibile, se online e il blocco della sua diffusione tramite dispositivi mobili.

Revenge porn

  • Una buona educazione digitale, emotiva e sessuale, alle varie sfumature che può assumere (compresa quella in questione), nonché un moderato controllo da parte degli adulti nei confronti dei bambini, possono prevenire esiti disastrosi all’inizio.
  • Un altro punto estremamente importante è il dialogo: i giovani non devono essere lasciati liberi di “avventurarsi” in determinati temi senza alcun controllo, ma è necessario prima di tutto informarli e dialogare con loro sulla questione, evidenziando possibili rischi, pericoli e possibili conseguenze.

Si propone ai partecipanti di cercare, con l’aiuto di Internet, notizie e/o pubblicazioni riferite a casi di Sexting o Revenge Porn in modo che si accorgano che questo è qualcosa a cui siamo tutti esposti e che è più comune di noi pensare.

Per ragazzi dai 12 ai 17 anni

Prima parte: circa 2 ore – lavoro in piccoli gruppi

Dividi i bambini in 5 piccoli gruppi di 4 o 5 persone per riflettere su alcune questioni:

  • controllo: tutto ciò che viene inviato tramite smartphone o che pubblichi online è principalmente impossibile da eliminare in forma definitiva; anche se, a pochi istanti dal click, ci dispiace, qualcuno possa aver già scaricato le immagini o averle inoltrate subito ad altre persone;
  • il rischio della sextortion: il rischio è di esporsi anche a possibili ricatti; chi accede a queste immagini/video, può facilmente utilizzarle per danneggiare intenzionalmente chi viene ritratto: un ex fidanzato/fidanzata che vuole vendicarsi o un cyberbullo può diffondere questo materiale con estrema facilità e le vittime non avranno mai la possibilità di eliminarlo definitivamente;
  • reputazione: immagini che possono sfuggire al loro controllo e che hanno avuto una circolazione indesiderata, possono danneggiare la reputazione di coloro che vengono ritratti, creare problemi con nuovi partner o addirittura influenzare i futuri rapporti di lavoro;
  • grooming da parte di potenziali adulti abusanti: dando una certa immagine di sé online, magari sul profilo di un social network, le persone sessualmente interessate possono essere attratte da minori e potrebbero essere incentivati ​​ad accedere ai dati personali o tentare il grooming;
  • pedopornografia: queste immagini/video rientrano nella definizione di pedopornografia. Produrre questo materiale e soprattutto diffonderlo è reato, come previsto dal nostro codice penale. Le implicazioni per i minori coinvolti dipendono da vari fattori, tra cui l’età (se di età inferiore ai quattordici anni, il minore che ad esempio conserva e/o diffonde le immagini – non è imputabile) e il livello di consapevolezza rispetto all’azione intrapresa.

 

Ogni gruppo preparerà un cartellone con immagini, parole chiave, notizie.

Seconda parte: circa 2 ore – lavoro in plenaria

Ogni gruppo presenterà il proprio cartellone agli altri per discutere l’argomento.

Per ragazzi dai 12 ai 17 anni

Gruppo di circa 10 ragazzi/ragazze

Prepara alcune conversazioni tra una giovane coppia che mettano in luce il fenomeno del sexting.

I ragazzi le dovranno leggere e poi dovranno mettersi nei panni dei protagonisti e cercare di riportare le loro emozioni nel gruppo.

Può essere utile porre domande per stimolare la riflessione e la discussione:

  • Perché hai mandato quelle foto?
  • Perché il ragazzo li ha condivisi?
  • Come ti sentivi prima? E come ti senti dopo?
  • Si merita quello che le è successo?
  • Perché il ragazzo si sente/non si sente in colpa?